che ipocrisia…** what hypocrisy…

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Che ipocrisia…

Che ipocrisia…e chi sarebbe il famoso pugile, citato senza nome? Gli scarsissimi dilettanti promossi da Giorgio Napolitano a cavalieri della repubblica?….Lasciate fuori Lo Sport, la Nobile Arte e vergognatevi della strumentalizzazione di un argomento a voi completamente sconosciuto. La cultura sportiva non è roba per giornalai di propaganda politica né per l’una e né per l’altra parte.

Se ci fosse davvero un atleta-pugile-italiano, io non ne conosco, e invece dovrei…che abbia il coraggio di indossare la camicia nera e dismettere la divisa di atleta. Sfilare con qualsiasi ideologia, per i diritti in cui crede, mi trova. Ma sia ben chiaro, nessun Atleta che tale è riconosciuto ha odi razziali. Sì la difesa dell’orgoglio e dell’onore della nazione di appartenenza. E certo dei diritti dei suoi connazionali.

 

Che ipocrisia…

DOPO AVER POSTATO QUESTO MIO PENSIERO SUL QUOTIDIANO REPUBBLICA all’ora di pranzo, LEGGO LA NOTIZIA DATA  PIU’ TARDI, CHE IL PUGILE IN QUESTIONE è IL MIO CARO AMICO, iL CAMPIONE DEL MONDO, DEI PESI SUPER MEDI nel 2004, CRISTIAN SANAVIA. So bene che è in buona fede. ATTENTO SOLO a non farti strumentalizzare.

Caro Cristian, sei stato un fantastico Atleta e le regole della politica sono esattamente l’inverso. Apprezzo la tua voglia di ribellione e mi trovi. Nel nostro paese ormai siamo allo sbando. E dobbiamo tutti reagire per i sacrosanti diritti ormai primari di tutti noi italiani, cittadini di questo nostro paese; è inequivocabile lo stato di abbandono e decadenza. Io non ti seguo, perchè non  marcio con i fantasmi del passato, ma con il nostro presente che è intollerabile.

La mia famiglia ha già dato.  Mio Nonno Cesare Giuseppe Garbelli, campione di boxe nel 1926, ha vissuto la Patria l’epoca del fascismo. Erano i suoi anni, e i migliori li ha donati al fascismo. Uomo del suo tempo, lo ha vissuto tutto. É seppellito al Campo 10.  Mi sarebbe piaciuta una manifestazione senza colore, di un vero movimento in difesa degli Italiani,  che guardava più a VITALI KLITSCHKO, leader in Ukraina del partito da lui fondato, contro la corruzione.  Il 28 ottobre è una data storica, di un passato che nessuno di noi ha vissuto.

La corruzione è nel nostro sistema, è un cancro terminale. Certo che le motivazioni sono tutte giuste, ha senso contro lo strupro,  è tra i delitti più infami, in difesa del nostro territorio, mai così martoriato, vedi il nostro profondo Sud, e al business crinimale dei rifiuti tossici, ormai ovunque. Certo NO allo IUS SOLI. Tanti altri sono i diritti di cui ormai siamo privi. I milioni di poveri italiani…senza diritti di sopravvivenza e senza casa. I giovani che scappano dal nostro paese, in cerca di vere opportunità, qua tutte negate. Penso solo che tanta gente in più potrebbe seguirti, e così il tuo esporti in prima persona sarebbe più efficace e trainante.

La Storia rossa o nera non deve ripetersi. É una guerra fraticida,  persa da entrambi. No il 28 ottobre non ci sarò. C’è un capitolo tutto da vivere, da combattere e che ci appartiene: il presente.

Organizza una data del presente, di una ricorrenza tra le tante che umiliano gli italiani. E mi trovi.  Un abbraccio.

CRISTIAN SANAVIA Campione Mondiale WBC 2004

Che ipocrisia…

oggi 07 settembre 2017  ore 15:00 circa mi ha risposto CRISTIAN SANAVIA sulla mia pagina FACEBOOK  https://www.facebook.com/GiannaGarbelli

Cristian Sanavia

Cara amica Gianna, hai ragione, mi sono invischiato in un partito, Forza Nuova, che non mi appartiene, non sono fascista, sono di destra, è ben diverso, e non intendo in nessun modo partecipare a quella data del 28 ottobre.

Non sono colto come te, e mi sono fatto coinvolgere più dai giusti motivi, non tenendo conto della gravità di infrangere la legge esponendomi con il partito di Forza Nuova, che equivale al fascismo, e in Italia è un reato.

Il fascismo inoltre è morto e sepolto. Non so se potrò essere in gamba come VITALI KLITSCHKO, ma sicuramente ho intenzione di trovare una data attuale alla nostra storia contemporanea, come suggerisci, che accomuni tutti gli italiani umiliati, per far sentire chiaro e forte le nostre ragioni, di tutti i cittadini, italiani senza nessun colore di appartenenza, per i nostri, di tutti legittimi diritti.

Un abbraccio forte, Cristian Sanavia