A testa alta. Caro Papà… **Walking tall. Dear Dad…

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A testa alta. Caro Papà…

A testa alta. Caro Papà…i miei migliori auguri per il terremoto al sistema politico marcio si sono avverati. É saltato il sistema. Almeno sembra. A 5 anni dalla tua assenza, il bilancio è amaro. Si sbloccherà? Sì! Quando? Non si sa…

Siamo in paralisi politica perenne, e allora questo anniversario non è diverso dal precedente, stessa dirigenza RAI TV da incubo, stessi parassiti che non si scollano, gli stessi replicanti horror.

E allora per chi si fosse perso il mio miglior monologo contro il sistema, tutto dedicato a mio Padre, e al mio lavoro, ostruito da mediocri manager-parassiti, non altro che duplicato dei politicanti a cui leccano il culo.

E così oggi nella stessa data del tuo anniversario, 16 marzo 2018, non ho toni diversi, solo quando l’aria sarà davvero respirabile, potrò essere più colloquiale, mai con questa feccia.

Così scrivevo un anno fa:

“QUESTA È VIOLENZA. QUESTO È RAZZISMO. Questo è per te, vespasiano terremotato, DIRIGENTE RAI TV che mi temi. Ora tutto il pubblico deve sapere. La RAI TV ha ragliato, ha paura della cultura sportiva, di un uomo che amava misurarsi, prima di tutto con se stesso per essere meglio con gli altri.

CARO PAPÁ OGGI 16 Marzo 2017,

sono 4 anni che ci hai lasciato. La RAI TV di Stato- servizio pubblico- ha ragliato, sì come fanno gli asini; il mio docu-film IL FIGHTER D’ITALIA GIANCARLO GARBELLI durata 2 ore e 24’ per il cinema e in 3 puntate per la TV, non è in linea editoriale, o meglio in verità: non è in linea politica!

Feccia che controlla le masse, ha paura del più GRANDE CAMPIONE DI BOXE TUTTO ITALIANO di tutti i tempi, tra i grandi nel mondo, e non solo cazzotti ovviamente, ma tanta storia e cultura della nostra nazione e con un peso dell’anima eccezionale! Unico GARBELLI.

Da 14 anni ho investito tutte e qualsiasi risorsa per la realizzazione del docu-film. RAI produce con i soldi pubblici, la cronaca dei TG migranti e pretende l’Oscar americano per farci digerire la politica dell’immigrazione, l’emorragia che da decenni ci attanaglia e ci ha reso un popolo povero.

Noi costretti ad emigrare, come nei più cupi anni di guerra e di miseria.

L’Oscar a gran merito è andato ad un docu-film di ben 8 ore sulla storia di uno sportivo O.J.Simpson: Made in America. Il mio pioneristico, docu-film tutto Made in Italy: IL FIGHTER D’ ITALIA GIANCARLO GARBELLI è troppo, è immenso per questi vertici RAI TV- immeritevoli di qualsiasi poltrona, troppo ottusi, gretti, ignoranti, faziosi, manipolatori, ma si sa, fanno parte del CABARET POLITICO. Io Gianna, da sempre osteggiata.

Ma cosa pensavi, nascesse da un così Grande Campione di Boxe? Una che s’inchina a te asino dirigente RAI TV? Non è occultando mio Padre, il mio Lavoro che io mi dissolvo….

BUTTIAMOLI GIU’ QUESTI MANAGER-POLITICO-DITTATORI!

Sensibilità sociale nulla. Mostri d’incapacità di intendere e di volere. Ma credono di rivolgersi ad un esercito di deficienti? Il più Grande Campione con materiale di “diritto di cronaca” da prima serata, contributo di ogni rete italiana, cineteche, più tutto il mio girato e il protagonista Garbelli vero, da me realizzato. Sono da sempre autore/regista ed in più esperta bordo ring nelle migliore arene del mondo, Lui, Garbelli, il funambolo del ring, non fiction, intenso, intelligente, emozionante anticipatore, precursore.

LA RAI TV mi scrive che non è in linea editoriale…

BASTA governare con metafora di partite di calcio politico, mafioso, l’uno che rimpiazza l’altro e nessuno che si addossa responsabilità. RAI TV, puzzi di putrefazione. Qualsiasi atto violento viene spacciato per “pugilato”, qualsiasi politico o persona protetta, è spudoratamente vittima di macchinazione politica.

La manipolazione della storia, questa è violenza! E ci fottono palate di soldi, si fanno leggi a loro compiacimento, omettono di farle, e la giustizia stenta a sopravvivere. Ministri indagati che si sollazzano come se nulla fosse. Questo è solo uno dei tanti. Il vostro mondo perverso risponde a comandi di meschinità che la società civile aberra. Questo siete voi TV di Stato, La RAI TV, Radio Televisione Italiana.

Il telefono in faccia a GARBELLI al FIGHTER D’ITALIA!

In faccia alla Grande Boxe. La negazione all’acquisizione, della messa in onda sulla RAI TV, -SERVIZIO PUBBLICO- del docu-film da me prodotto, scritto e diretto! ECLISSARE su GIANCARLO GARBELLI!?

In vetrina parolai, politicame in prima serata, ai TG, nei programmi di sub-cultura per coltivare ottusità, infarcendo di squallidi, tetri, teatrini politici ad ogni ora del giorno, oppure, il calcio 24/7, senza vergogna, lo chiamate sport.

Questo è quanto, la dittatura RAI TV, pretende di addomesticare il pubblico.

La direzione generale, ironicamente riconosciuta la mia tenacia…14 anni sono una generazione o quasi! Per oltre un anno, mi ha deviato ad indirizzi email inesistenti! Poi questo insulto.

Ora, impossibile dalla mia email, inviare alla dirigenza. Il servizio tecnico della TV di Stato ha provveduto a respingere le mie email in automatico. Che efficienza tecnologica! Solo per il servizio segreto RAI TV! Non ho certo mandato a dire, quanto qua esplico in largo.

Testuale la direzione generale mi ha scritto: il docufilm in questione non è stato ritenuto rispondente alle esigenze editoriali della Rai, pur riconoscendo l’indubbio valore storico-sportivo del pugile Giancarlo Garbelli.

Traduzione del politichese: “non rompere i coglioni, sono io che decido come circuire il popolo italiano. Non serve la cultura, la cultura dello sport, non va bene. Il campione, di cui riconosciamo la grandezza, non vogliamo che sia protagonista, e ancor meno così di stimolo.

Non siamo abituati a tanta immensità. Noi siamo asini perversi, eseguiamo ciò che è bene per il controllo delle masse, le gonfiamo di cazzate, così le teniamo in pugno; mostriamo il volto della pietà dei migranti, non la dignità della reazione ad essere il meglio di noi stessi.

Facciamo vincere con la dottrina becera dei pacchi, dei festival dell’idiozia, delle fiction per poveri di pensiero, dei pianti in cui il pubblico si riconosce. Pilotiamo i nostri notiziari. Noi non vogliamo asciugare lacrime, più lacrime ci sono, più audience facciamo. E questo è quanto. Nulla più.

Solo i nostri produttori da noi foraggiati, e con il copione da noi approvato e con gli attori che noi imponiamo, con i soldi pubblici, partecipiamo a Festival del Cinema da noi finanziati, e così i nostri documentari di cui scriviamo di sana pianta il testo che ci è comodo.

Tu no, tu fai parlare il protagonista, il vero che ha vissuto sulla propria pelle. Noi creiamo programmi ad hoc con i soldi del canone e così trasmettiamo nelle nostre reti RAI TV, del Servizio Pubblico.

La storia, deve essere accuratamente filtrata, la deve raccontare non il protagonista, ma un nostro giornalista, più raglia meglio è! É l’unico deputato a parlare di ciò che non conosce.

Così trasmettiamo noi la storia. Non tu figlia, autrice e così esperta! I bravi ci stanno sui coglioni. IL FIGHTER D’ITALIA GIANCARLO GARBELLI- troppo motivante, profondo, ispira troppo GARBELLI.

E poi via tu figlia…Non sai che è lavoro per uomini! E poi le redazioni sport, è roba da maschi….non importa se non sono tutti idoeni, meglio dieci maschi beceri, che una donna in gamba.

Noi ci mettiamo gli idioti alla Domenica Sportiva, cosa vuoi che sappiano di boxe! I nostri programmi di sport, sono solo calcio. Cosa è altro lo sport se non calcio? Questo è il nostro dictat.

Hai presente la pizza, ecco noi siamo i pizzaioli. Non siamo gente dal palato fino. Non siamo gente incline al multiculturale. O mangi sta minestra o salti dalla finestra!

E così proponiamo improbabili autori in programmi che vendono libri, con battute che sappiamo non fan ridere, nemmeno le foche.

Ma la stupidità al quadrato, fa audience e vende libri che altrimenti mai nessuno acquisterebbe, sono vuoti a perdere, ma noi li sponsorizziamo, ed evidenziamo solo chi ci pare e piace. Il pubblico si rispecchia in tanta infinita idiozia. Si sfoga.

E non temiamo ritorsioni, è il placebo con cui controlliamo e deviamo ogni pensiero che illumini la ragione. Tu sei troppo preparata, e sfrontata, non le mandi a dire. Il tuo Blog è talmente trasparente, che la verità che sbandieri è quella di cui noi non vogliamo sentire e parlare.

Ma ci illumina su come controllare la massa. I bravi alla Garbelli, sono rarità, in democrazia vincono i numeri. Che importa se sono numeri della stupidità.

Cos’è la cultura? La cultura dello Sport? Noi abbiamo paura della verità di un uomo tanto intenso. Non sappiamo come confrontarci. E tu, non hai le spalle coperte dalla politica, dal nostro PD. Noi osanniamo Alì, ci fa comodo così.

Lo strumentalizziamo. Non sappiamo né chi era, né cosa ha fatto, ma la macchina del marketing politico, cade a fagiolo, i migranti hanno già il loro eroe. E così noi i loro voti. Ci para il culo dal razzismo, è il nostro totem.

Tu del Nord, milanese, come puoi essere anche brava?! E poi perché vivi nella tua Milano. Non sai che i salotti politici dove si manipola la cultura, si distribuiscono i finanziamenti, sono romani? Non abbiamo altri argomenti. Questo è quanto.

Come hai fatto a vivere, a sopravvivere sino ad oggi senza essere comunista? E senza nemmeno la tessera di un qualsiasi partito?.”

La risposta, il no all’acquisizione da parte della RAI TV al mio docu-film, è un insulto alla cultura sportiva della nostra nazione, a quella di tutto il mondo, al pubblico che si alimenta di esempi edificanti, che vuole storie in cui riconoscersi e forse riscattarsi.

Vuole storie che fanno pensare agli eroi, quelli veri. RAI TV oscurando il mio docu-film, il nostro Campione Giancarlo Garbelli, vi siete dichiarati vertici perversi, squallidi, inadatti. Asini.
BASTA con la politica assassina della cultura sportiva.

Il mio docu-film non è in linea editoriale! Manager parassiti, dirigenti RAI TV, scrivere a me, autrice libera, produttore indipendente, io che ho investito con i miei quattrini in 14 anni di esposizione economica, con la mia indiscussa professionalità e competenza, con una troupe altamente qualificata, volevi dire che NON SONO IN LINEA POLITICA!

Passatevi i palloni gonfiati di merda, questo intanto è il mio anticipo e che vi scoppi in faccia! Puzzate di cadavere. Dovete rotolare nelle fogne. Non potete controllare le masse!

Siamo in DEMOCRAZIA! Non con voi che pretendete di manipolare la cultura.

BASTA con il vostro raglio!

Dopo essere arrivata -da sola- con il mio libro IL FIGHTER D’ITALIA GIANCARLO GARBELLI, Finalista al Premio Bancarella Sport 2016, senza editore, al mio attivo oltre 50 presentazioni dal Trentino alla Calabria, e senza nessun libro in libreria, se non dove io presentavo il mio libro, tutti da me diligentemente organizzati, con tanto di relatori.

Al cambio della guardia alla direzione RAI, tutto si è bloccato: arriva il prescelto dal bulletto del rione fiorentino, il Renzi-fonzie, e dalla Leopolda …impone il direttore generale Antonio Campo Dall’Orto, se tanto mi da tanto…e si comporta come un politico e mi fa terra bruciata di quanto prima era stato approvato!

Che uomo chino a servo dell’asino!

È stato facile smascherare questo putridume. E da 14 anni che tesso caparbia, un lavoro estenuante, realizzando un monumento per la Boxe, di tutto il mondo. Ispirata dal meglio: mio Padre. Per il rimborso degli spiccioli e per chiudere definitivamente con questo esercito di inetti di RAI-ERI, che non mandavano nemmeno i libri in libreria, oscurata dalla promozione RAI TV, ho fatto azione legale, per risolvere il contratto.

Per avere la firma di liberazione da questi insulsi, ci sono voluti 6 mesi! Nessuno aveva le palle per apporre una firma e mettere fine a questo rapporto insano.

Già perché cambiato il direttore generale RAI TV, cambiano le mafie di controllo della massa popolare.

Che sollievo! Mi sono liberata dal circo immondizia RAI-ERI, parassita che vuole la cultura, lo sport asini che ragliano. Un esercito di incapaci al servizio di un giornalista che detiene il potere di chi, come, cosa e quando, di una casa editrice sovvenzionata dal denaro pubblico, dentro un’azienda pubblica quale è la RAI TV!

Crimine editoriale.

Ora mi è un po’ più chiaro perché Luigi De Siervo ex AD RAICOM- è scappato dalla RAI! A Luigi De Siervo, rimprovero fortemente, e l’ho fatto qua proprio sul mio Blog, di non essere stato trasparente con me, di non avermi avvertito di questo putridume; perddio io non ho mai fatto parte di questa macchina perversa!

Tu l’hai conosciuta in prima mano, che ci voleva ad avvertirmi di questa catastrofe? Tu sapevi. Io non ho mai lavorato un giorno della mia vita per RAI! Io che sono arrivata a te per meriti. Hai ricevuto una A/R di mio padre! Che ti dice ben chiaro che non puoi nulla fare con i suoi “diritti di cronaca!”

Non solo, la RAI TV, non produce Sport, e quindi non lo hai mai pagato, ma nessun altro in vero, e non sei autorizzato a strumentalizzarlo, tanto più che il materiale “diritto di cronaca” è muto, e senza la sua voce, non ti puoi inventare nulla, come invece in passato la RAI ha provato…non hai personale competente, adatto, colto, preparato. Ha solo dei pacchi di merda notoriamente raccomandati.

L’unica che può realizzare, e tutti gli addetti lo sanno che l’ho realizzato, sono io. Che puzzle districarsi in quei materiali dimenticati e ammuffiti, che lavoro, il mio paziente per ridare visibilità, vita e restaurarli per dare il meglio al grande pubblico.

Nessun chiarimento con me, tu AD, con me Autrice che vi ha portato al Bancarella, non al premio Capalbio di Occhetto… Io che non ho mai fatto parte di alcuna cupola politica! L’unica Autrice vera, che ha avuto RAI-ERI, sino ad arrivare Finalista al Bancarella Sport 2016, con quel logo, RAI-ERI, senza l’appoggio di nessuno!

De Siervo mio ex-editore del mio libro, tradito dal suo amico Renzi con l’arrivo di Campo Dall’Orto, si è volatilizzato, giusto in tempo…

Ci ho messo sei mesi a liberarmi da quel carrozzone capitanato da manager-politici, notoriamente incapaci, fuori da lì, non se li fila nessuno, se non in riciclo in aziende pubbliche e se iscritti al partito, che pilotano in concerto pragmatico: tutto dipende…con il “giornalista” che innalza agli onori la mafia e controlla la dirigenza, a cui ordina il raglio editoriale; naturalmente non è solo, ma è il vigile che indirizza.

C’è poi il politico che ha lasciato la politica, a parole, ma è lui l’esterno che controlla, come fanno i clan mafiosi, e prende quattrini pubblici, per realizzare film e programmi che nessuno si fila, ha il potere di imporre alla RAI.

E giù prestanomi che immobilizzano qualsiasi iniziativa editoriale, che sa di onestà intellettuale, motivazione, energia positiva, originalità, cultura per le nuove generazioni, del sapere e dell’arte, della storia dello Sport. La TV che la RAI ci fornisce in immondizia riciclata, come nella terra dei fuochi, non è l’Italia che siamo e ancor meno quella che vogliamo.

RAI TV sei asino che raglia! Mercificatori definitivamente scaduti e avariati. Idioti spensierati con il culone, vuoi sembrare giovane, ma sei flaccido invecchiato precocemente sulle paure; ci volete nutrire la mente di palle di merda, deviandoci con la mafia del calcio!

Come diceva un onesto commentatore di boxe Rino Tommasi: “ci sono più partite truccate di calcio, in una stagione dalla serie A alla serie Z, che in tutta la storia della boxe”.

Noi della Boxe siamo gente integra.

Quelli che non lo sono, io li addito pubblicamente, proprio per difendere il meglio, che è tutto il resto. Voi RAI TV siete nati marci. Ci differenzia la qualità dell’educazione di nascita. Certe risposte non le dareste altrimenti.

Il DG Antonio Campo Dall’Orto, non poteva scrivere, non è linea politica. Mi scrive invece banalmente non è in linea editoriale. La direzione RAI Sport, è in mano ad uno che viene da Vanity Fair….É troppo! I precedenti direttori sport, mafia del calcio, mantenuti a livello VIP, in hotel cinque stelle, con puttanaio a rimorchio, tutte spese a piè di lista RAI TV.

E il circo itinerante dei pseudo giornalisti, nei vari campionati di calcio, quanti centinaia di milioni è costato? Sono notizie di cronaca e di confidenza ovviamente.

Tutte le testate, le reti 1,2,3 sono capitanate da teste-di-legno politiche. SIAMO IN REGIME GOVERNATI DA ASINI! DOBBIAMO LIBERARCI, IN NOME DELLA NOSTRA LIBERTÁ. Siamo tra i più corrotti paesi al mondo. Il nostro glorioso passato l’avete ucciso.

Questo è IL PRIMATO DELLA CULTURA IN GENERALE e della CULTURA SPORTIVA NELLO SPECIFICO, ITALIANA. SMANTELLIAMO QUESTO CARROZZONE TELEVISIVO DI PERVERSI.

Sono autrice/ regista/ attrice, esperta ai migliori bordo ring del mondo, figlia di Garbelli, del più Grande Campione di Boxe tutto italiano, la mia guerra la combatto da 14 anni, ma anche prima, non sono figlia di depravazia, figlia dell’automobile foraggiata da oltre mezzo secolo con i soldi pubblici e ora all’estero omettendo le tasse a noi dovute. In qualunque modo hanno, cercano di occultarmi.

TACETE IL VOSTRO RAGLIO.

Falciamo questa erba grama.

L’Italia culturale, sportiva con voi è allo sbando, il vostro raglio è imbarazzo per la nostra Italia. L’Italia è in crollo totale sul lavoro, e questo MIO CAPOLAVORO, il mio docu-film è risposta al vostro raglio.

Con questa mia, avrò definitivamente, la porta della RAI chiusa. E così di qualsiasi altra TV di partito. Mi auguro si dissolvano rapidamente. Va bloccata la vostra coercizione sulla massa italiana.

A testa alta. Caro Papà…

Orgogliosa del mio Lavoro, della mia Gente, dell’eredità di pensiero di mio Padre! E poi il mondo è tanto grande! Anche per questo il pubblico, deve sapere, e al mondo sia data una spiegazione al vostro ostruzionismo alla messa in onda predestinata RAI TV, al vostro blocco ad ogni principio di libertà, di pluralità multiculturale.

RAI-TV-CABARET-POLITICO sei indecente.

Siamo in piena DEPRAVAZIA! (democrazia depravata).

“Una Nazione che non riconosce il sacrificio del pugilato è una Nazione in decadenza” Giancarlo Garbelli WiWa L’ITALIA LIBERA. WiWa IL FIGHTER D’ITALIA GIANCARLO GARBELLI

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Walking tall. Dear Dad…(I didn’t transleted all my article into English, but enough to understand).
Walking tall. Dear Dad, my best wishes for the earthquake to the rotten political system have come true.

The system has been blown up. At least it seems like. 5 years after your absence, the balance is bitter. Will it unlock? Yup! When? We do not know …

We are in perennial political paralysis, and then this anniversary is no different from the previous, same nightmare RAI TV leadership, same parasites that do not come apart, the same horror replicants.

So for those who had lost my best monologue against the system, all dedicated to my Father, and my work, obstructed by mediocre managers-parasites, nothing but duplicate politicians who lick their asses.

And so today on the same date of your anniversary, March 16, 2018, I do not have different tones, only when the air is really breathable, I can be more conversational, never with this scum.

I wrote one year ago:

THIS IS VIOLENCE. THIS IS RACISM. THIS IS FOR YOU earthquaked, public urinal RAI TV, (Italian Government main TV) for you manager that themes me. Now all the pubblic must know. RAI TV has brayed, afraid of sports culture, of a man who loved to compete, first of all with himself to be better with others.

DEAR DAD, today March 16th 2017,

it’s been 4 years since you left us. RAI TV Government- public service- television has brayed, so do the donkeys; My docu-film IL FIGHTER D’ITALIA GIANCARLO GARBELLI theatrical lenght 2 h and 24′ , and # 3 episodes for the TV, it is not editorial line, or rather in truth, it’s not in political line!

Scum which controls the masses, afraid of the GREATEST ITALIAN BOXING CHAMPION of all time, among the greatest in the world, and of course it’s not only about punches, but so much history and culture of our nation and with an exceptional soul’s weight. Garbelli so unique.

For 14 years, I have invested all and any resources for the realization of this docu- film. RAI produced with public money, the reportage of migrants and expects to win the American Oscar, to make us digest the immigration policy, the bleeding that for decades surrounds us and made us Italians people in misery.

We are forced to emigrate, as in the darkest years of war.

The Oscar 2017 documentary winner, went to 8 hours series, about the history of a sportsman O.J.Simpson: Made in America.

My pioneeristic, docu-film entirely Made in Italy: IL FIGHTER D ‘ITALIA GIANCARLO Garbelli, is too much, immense for these summits RAI TV- undeserving of any chair, too dull, narrow-minded, ignorant, biased, manipulative, but you know, They are part of POLITIC-CABARET.

I Gianna I’ve been always obstructioned. What the hell do you think would come off, from such a great Boxing Champion? One who bows to you donkey executive RAI TV? It’s not concealing my Father, my job that I dissolve…

LET’S KNOCK OUT THESE MANAGER-POLITICAL-DICTATORS!

Without any social sensitivity, to our culture, nothing. Monsters of incapacity of discernment.

Textual, the general director wrote to me: the docu-film in question was not considered to meet the editorial requirements of Rai, while acknowledging the undoubted historical and sporting value of the fighter Giancarlo Garbelli.


Translation of the political jargon: “don’t break my balls. I decide how to circumvent the Italian people. No need for culture, sports culture, not good. The champion, which we recognize the greatness, we do not want to be the protagonist, and even less, so challenging.

We aren’t used to such immensity. We are perverse donkeys, we perform what is good for control of the masses, the inflate of crap, so we keep them under control; show the face of migrant compassion, not the dignity of the reaction to be the best of ourselves.

We win with the vulgar doctrine of trash programm, idiocy, fiction for the poor of thought, tears in which the public recognizes. We pilot our news. We don’t want to dry tears, more tears there are, the audience do. And that’s it. Nothing more.

We feed with pubblic money just our producers, and we approve the script and the actors, we impose, all with public money, we participate in the Film Festival funded by us, and so our documentaries: we write text that there is comfortable with our politic.

You don’t, you make the protagonist talk, the true who lived on his skin.

We create programs with the money of the obliged tax you pay for government TV, and so we broadcast in our networks RAI TV, the Public Service. The story must be thoroughly filtered, it has to be tell not by the protagonist, but our journalist, more brays better it is. It’s s the only deputy to talk about what we don’t know. This is how we broadcast history.

Not you daughter, author, and so expert! We can’t stand the greatest, they breaken our balls. IL FIGHTER D’ITALIA GIANCARLO GARBELLI- too motivating, deep, too inspiring.

And then you the daughter … Don’t you know that who is job for men! And then the sports editors, it’s masculine stuff …It’s doean’t matter if they aren’t all capable, better ten vulgar males, that a smart woman.

We put the idiots at the main programm- Sunday Sport-. Don’t expect them to know boxing! Our sports programs are just about football. What other sport except football? This is our dictates. You know we are pizza-makers.

There isn’t anything different, just one way to eat: Pizza. We are not people with fine palate. We are not so multi cultural. Not at all. We just fake it well.

We impose improbable authors in programs that sell books, with silly jokes that even seals can laugh. We want stupidity at squared, it makes sells books that otherwise nobody would buy, they are empty to lose, but we sponsor that programm, and we highlight them just as we like. The public is reflected in such infinite idiocy.

It’s a about to make idiots unleashed. 

And we don’t not fear retaliation, it is the placebo effect, with which we control and divert all thoughts that enlighten the reason. You’re too prepared, and brazen, and you stand…!

Your blog is so transparent, that the truth you show off, is the one we don’t want to hear and speak. But it enlightens us on how to control the masses.

The great as Garbelli, are rare, in a democracy win numbers. Who cares as long stupidity sells? We don’t care at all about culture, sport culture, What it’s about? We are afraid of the truth of such an intense man. We don’t know how to deal.

And you, you don’t have your back covered by political, covered from our PD (Italian Democratic Party). We claim bragging rights to Alì, it suits us well. He is instrumental. We don’t know who he was, nor what he has done, but the political marketing machine, falls perfect for migrants, so they can have their hero. And so we have their votes. He saves ours ass by racism, is our totem.

You from North, Milano, how can you also be good ?! And then why you live in your Milano? Don’t you know that the political launge where we manipulate the culture, we distribute the public funding, is in Roma? We have no other points of view. That’s it.

How did you live, to survive until now without being communists? And without the membership card of any party…?. ”

Be quiet with your brayed. Let’s mow this miserable grass. The cultural, sporting Italian RAI TV with you is in disarray, your bray is embarrassing for our Italy. Italy is in total collapse about job, and this is MY MASTERPIECE, is a response to your bray.

Now, RAI TV has definitely shutted the door on my face, so any political party TV will, that’s for sure. I wish you, RAI TV blow up very soon.

From my part, is sacred to let you know, in public, why my docu-film, has no visibility on predestined RAI-TV networks. Greatest, must be seen.

Walking tall. Dear Dad…

Those are the positive example of what it’s like the Great Boxing of Great Men, Great Athlets. Proud of my Job, my People, the legacy of my Father… and then the world is so big! The world needs to know, so I’m giving the explanation the RAI TV obstructionism to every principle of freedom, multicultural diversity.

Why you are indecent, is the confirmation as many are repeating. RAI-TV-POLITICAL-CABARET.

We are in the DEPRAVITY (depraved-democracy)

“A Nation which doesn’t recognize the sacrifice of boxing, is a decadent Nation”. Giancarlo Garbelli
WiWa ITALY FREE. WiWa IL FIGHTER D’ITALIA GIANCARLO GARBELLI